Niente luci,
questa sera solo te.
Niente applausi, amici o inutili cornici.
Questa sera io e te.
Vengo a prenderti o ci troviamo in quel caffè
quello arabo, in via delle Radici.
Questa sera niente luci.
Voglio solo te.
Solo te.
Parlare a poca luce
e guardare i tuoi profili;
dialogare a bassa voce,
ignorando accenti ostili
di rumori o di fastidi.
Voglio solo te.
Solo te.
Niente luci,
questa sera solo te.
Nessun’altro per i piedi.
Soli, con le nostre voci,
due bicchieri e il calore degli arredi,
che, per come ti ci siedi,
sono fiamme e voglie atroci.
Parlare a poca luce
e incontrare i tuoi ginocchi,
dialogare a bassa voce,
penetrarsi infondo agli occhi
mentre appoggi e scarabocchi
sul mio naso con le mani
tutti quei pensieri strani
che se spengono le luci e tu rimani…
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