Oggi, in uscita, due canzoni dalle calde atmosfere che parlano di passione vista da angolature differenti. In “Notte di temporale” l’approccio è diretto al cuore e viscerale, mentre “Poche settimane” tocca l’argomento in maniera più riflessiva e distaccata.

Realizzato con Gianni Stellavato al Daystudio di Alessandria e rimasterizzato da Andrea Facheris al Loft 1 Studio di Dalmine.

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Ospite dell’Associazione Onlus La Nostra Comunità, al Teatro Delfino di Milano, per festeggiare i quarant’anni di attività.

con la presidente Elena Dottore e Marco Dottore

Uno spettacolo ricco di emozioni, con i ragazzi dell’Associazione. Elena sta svolgendo un lavoro encomiabile insieme alla sua famiglia e al suo staff. E’ sempre un piacere regalare e condividere il proprio tempo quando la finalità è il bene del prossimo.

al Teatro Alighieri di Ravenna

Dopo diversi anni torno al Corso, diretto dal Prof. Franco Fussi, che si svolge nella meravigliosa città di Ravenna e ho la fortuna di potermi esibire sul palco del fantastico teatro Alighieri per presentare il mio album Selvatico. Sono rimasto entusiasta della partecipazione che ho condiviso con fantastici artisti, sotto la direzione artistica di Gegè Telesforo e dell’eclettico Albert Hera.

Mi associo all’appello al governo di tutti i lavoratori del settore musica per riconoscere la giusta attenzione a chi svolge questa professione, alla pari di altre. Ovviamente non mi riferisco solo a chi suona o canta, ma (come già più volte ribadito da fonti più autorevoli del sottoscritto) anche a tutti gli operatori che ruotano intorno: dalle produzioni, agli staff dei concerti, ai fonici, a chi scrive e vive di questa forma d’espressione.

Agostino Celti nel suo studio

Colgo l’occasione per augurare a tutti una buona estate, confidando in una progressiva ripresa degli eventi ed auspicando -dopo questa “sosta di riflessione”- una maggiore attenzione all’ascolto e alla genuinità dei prodotti.

Ci tengo a pubblicare questo bell’articolo dell’amico Luca Varani sul mio album in uscita. Parole che colgono in pieno il significato di questo lavoro.


Da venerdì 29 maggio sarà disponibile online e sulle migliori piattaforme streaming “Selvatico”, l’album d’esordio di Agostino Celti (su etichetta Engine Records) in 3 edizioni differenti: classica, solo strumentale e deluxe (che le contiene entrambi).

Esordire a 60 anni “suonati”, dopo una lunga esperienza di serate nei locali su e giù per l’Italia, partecipazioni a vari concorsi e qualche momento speciale da incorniciare (come aver firmato il brano “Come te lo devo dire“ per Mina) non è cosa da tutti.
Un atteggiamento che in parte rispecchia la “selvaticità” dell’artista – intesa pure come naturale purezza – ma che è anche, al contempo, un modo per preservare e rispettare quello che ha di più caro: la musica e tutto il suo carico emotivo pieno di passione e poesia. Un dettaglio che potrebbe risultare secondario, ma che esprime appieno il carattere di Agostino Celti: quella “O” finale nel titolo dell’album che, graficamente, sfugge al rigore precostituito e formale del lettering, un piccolo ma preciso segnale di non omologazione in un panorama dove troppo spesso i dischi vengono trattati come una confezione di biscotti o un fustino di detersivo.

L’album col quale festeggia 40 anni di attività ospita musicisti di altissimo livello: Massimo Moriconi, contrabbassista storico di Mina, uno dei più grandi batteristi italiani come Ellade Bandini (già con Francesco Guccini, Fabrizio De Andrè e moltissimi altri), Marco Brioschi al flicorno (uno specialista dello strumento, già con Jannacci e Fiorella Mannoia), il poliedrico percussionista Francesco D’Auria, Fabrizio Bernasconi al pianoforte e la bella voce di Marta Ferradini.

In funzione di queste illustri presenze è nata l’idea di rendere disponibile l’album anche in versione esclusivamente strumentale, per rendere omaggio ed esaltare il lavoro di questi musicisti che hanno contribuito non poco a rendere grandi alcuni specifici episodi nella storia della musica italiana.

Un lavoro curatissimo -mixato da una grande professionista del suono come Marti Jane Robertson, al lavoro in passato con Ivano Fossati e Eros Ramazzotti, ma anche con nomi “stellari” come quelli di Marcus Miller, Steely Dan, Art Garfunkel ed altri- che propone una miscela equilibrata fra brani di forte pathos cantautorale ed altri più leggeri e venati di divertente ironia.

L’album esce inizialmente sulle principali piattaforme digitali, per poi essere successivamente distribuito anche su supporto fisico. Dodici canzoni vere, una più dell’altra, caratterizzate da testi che puntano dritti al cuore dell’ascoltatore.


Selvatico / sono selvatico / per cui divertiti / e non ti sorprendere.
Dimentica / questa parentesi / Sono la sintesi. / Sono la libertà.


qui sotto i link per gli ascolti streaming: